sabato 7 gennaio 2017

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In cucina

Il color albicocca prende nome dall'omonimo frutto, l’albicocca.  Questa porta con sé una storia lunga, che inizia come per molti altri frutti dalle zone della Cina orientale prossima alla Russia e arriva in Italia solo nel 60 d.C., diffondendosi lentamente nelle zone meridionali. Esistono diverse varietà di albicocca, differenziate tra loro per dimensioni e colore. Grazie all’avanzare delle tecniche agricole e alla diversità climatica del nostro Paese, oggi è possibile trovare diverse varietà di questo frutto che si differenziano tra loro per dimensioni, colore e rapporto dei nutrienti. Inoltre è un alimento ipocalorico e ricco di vitamine e sali minerali, con un alto indice di sazietà, e pertanto molto apprezzato nelle diete: sono ottime da consumare come frutta fresca, da sole o in macedonia, ma sono anche molto apprezzate in ricette salate, grazie al loro sapore acidulo.
A causa della loro veloce deperibilità, le albicocche trovano largo uso anche nell'industria conserviera: in confetture, sciroppi o succhi di frutta, ma anche essiccate o sciroppate.
In pasticceria, l'albicocca trova largo uso anche in gelatina per “apricottare”, ovvero, per l'appunto, spalmare una torta con gelatina di albicocca prima di glassarla. 
fonte: http://www.gustissimo.it/ingredienti/frutta/albicocche.htm
Per esempio in cucina è utilizzata per ottenere marmellata di albicocche

Marmellata
che a sua volta viene impiegata nella realizzazione di crostate o torte sacher

Crostata

Sacher




ma quindi essendo un frutto molto versatile nell'ambito culinario è alla base anche di liquori e succhi di frutta

Succo








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